Teismo Ashtar

TEISMO L’uomo terrestre, ovviamente, non è in grado di comprendere la Creazione, tanto meno quando arriva alla conclusione che l’Universo ha dimensioni tali che nessuno, per quanto intelligente, è in grado di immaginarle. Entro i confini di questa Creazione vige peraltro un preciso principio d’ordine; e chi lo trasgredisce deve sopportare le conseguenze del suo atto. Il Terrestre, trasgredendo in continuazione questo principio, ha creato situazioni che non possono essere di suo gradimento, oltre a mettersi in condizioni di perenne pericolo mortale. Sarebbe molto bello se un Essere superiore sorvegliasse queste situazioni indicando la direttiva da seguire. Le vostre religioni, infatti, parlano tutte di un Essere superiore, ma non lo sanno descrivere. Nessuno può farsene un’idea né un’immagine. Così hanno inventato un essere somigliante nella forma e nella coscienza all’uomo, in modo tale da poterlo considerare un loro Padre o un loro Giudice. Non è un assurdo? Nessun teologo o scienziato può spiegare Dio, nemmeno approssimativamente, poiché nessuno l’ha mai visto, anche se gli Ebrei sostengono che Mosè parlò con Dio faccia a faccia, quasi come con un amico. Dio dovrebbe dunque essere una specie di superuomo. Non è un nonsenso, questo? Mosè, invece, parlò con un Santino, un messaggero venuto da un’altra stella e credette che fosse il suo Dio, perché non poteva immaginare l’esistenza di attrezzature e tecniche così avanzate, o di altri uomini su altre stelle. Anche qui notiamo un’errata interpretazione della Bibbia. I nostri avi hanno concesso il loro aiuto al popolo d’Israele, è vero, ma hanno soccorso anche altri popoli, quando lo hanno ritenuto necessario e opportuno. Le errate interpretazioni di questi aiuti hanno conseguenze veramente madornali, e quasi tutte le religioni le hanno subite. Così ciascun popolo si arroga diritti e privilegi ricevuti da Dio o da altre entità e si sente, per questo, superiore. Poco tempo fa, una Università americana ha sostenuto che uno sbarco di extraterrestri non potrà avvenire prima di almeno diecimila anni. Di fronte a tanta documentata stupidità, non si può che scuotere la testa. Ma noi disponiamo di eccellenti fonti di informazione. Io so per certo che non si vuole ammettere che quanto è esposto nel II libro di Mosè è errato. Le gravi conseguenze che ne deriverebbero, sconvolgerebbero la Terra. E’ logico che si faccia di tutto per soffocare la Verità; ciò avviene da millenni. E così, neppure le altre tendenze religiose sono interessate a far sapere che i loro conclamati miracoli sono gli effetti di qualcosa di profondamente diverso. Ciò nocerebbe al prestigio della Fede, che esige non solo obbedienza assoluta verso tutto quanto è affermato dalle Chiese, ma anche completa sottomissione e asservimento del pensiero. Le Chiese, però, non possono pretendere un adattamento, perché esse stesse non si conformano alla Verità. Ogni sottomissione è negativa, e negativo è ogni insegnamento che ne costituisca il fine. Mettendo a confronto i verbali degli avvistamenti UFO (come voi li chiamate) con quanto si legge nella Bibbia, si ottiene una chiara visione, concordante al 100 %, di come i nostri antenati, per determinati loro motivi, hanno già visitato questa Terra. Una equipe universitaria che asserisce il contrario, metterebbe semplicemente a nudo la propria arretratezza in un settore della scienza così importante. Mi consola però sapere che in tutto il mondo esistono centri di ricerche UFO, i quali sono perfettamente informati di come in tanti luoghi si continui sfacciatamente a mentire. L’umanità di questa Terra non ha la minima idea della misura dell’immenso tessuto di menzogne che la avviluppa come una ragnatela. Nessuno può sfuggire a questa rete che lo stringe, lo obbliga a lavorare, lo sfrutta e infine lo distrugge. Nemmeno i massimi capi politici o militari riescono a evitarla. Il rinnovamento è possibile solo ad opera della Verità. Noi apparteniamo a questa Verità. Vi sono stati grandi sociologi che hanno trovato una via a immediata portata di mano per semplificare un problema così difficile essi, dato che non è possibile comprendere Dio, e tanto meno spiegarlo, si sono limitati a escluderlo da loro patrimonio linguistico.

Questa è una incapacità del pensiero umano che si è estesa al mondo intero: se una cosa comporta eccessiva fatica, la si cancella. Ma è un sistema palesemente insufficiente se proprio si vuole eliminare l’Onnipotente dall’Universo. Per comprendere Dio è necessario il preventivo adempimento di una condizione: è necessario, cioè, che l’uomo abbia compreso e completamente spiegato la propria esistenza. L’inverso non è possibile, perché non si può comprendere Dio se prima non si è riusciti a comprendere l’inferiore, cioè l’uomo. Chi riconosce e comprende se stesso, diventa un uomo grazie al suo pensare e al suo sapere. Ma chi si occupa di tali temi deve essere conscio di avere un’anima, una coscienza, che è di natura cosmica. Qualsiasi processo di pensiero e di coscienza, non è violato, ma universale e perpetuo. Ed è qui che troviamo la somiglianza con Dio. Dio è coscienza universale, assoluta ed eterna, è la coscienza “inconcepibilmente grande” della Natura. Chi non è capace di comprendere queste cose, dovrebbe ricominciare gli studi della materia dal principio, lasciando da parte la teologia. Da tempo la Scienza ha capito che la vita si svolge seguendo una precisa informazione, ma finora non ha mai parlato dell’INFORMATORE. Dovete comprendere e conoscere la Natura. Ma è Dio che guida questa natura e che ha creato, per il suo destino e per il bene dell’umanità, un’organizzazione trascendentale. Pare impossibile, pure esistono scienziati di chiara fama che ammettono apertamente di credere solo a quello che vedono e toccano con mano, ed è stato necessario metterli davanti ai fatti, alle prove sperimentali, per far cambiare loro opinione. Ma la natura esiste, e gli scienziati si dovrebbero chiedere chi l’ha creata. E in base a quali leggi? E quale legislatore l’avrebbe emanate? Osserviamo quanto siamo scivolati in basso. Il darwinismo ha esercitato una pericolosa influenza su tutto ciò che si riferisce all’Uomo. Darwin espresse una sua teoria e gli altri scienziati ne elaborarono una dottrina, errate l’una e l’altra. Poiché tutta la vita proviene da un punto originario, l’uomo potrebbe gettare un lunghissimo sguardo indietro sulla propria evoluzione. La teoria dell’origine della specie non ha ai nostri occhi alcuna importanza, perché è più adatta a confondere le idee che a farle progredire. Nella sua evoluzione, l’uomo ha superato tutti gli stadi animali, sì da rappresentare oggi un essere al di sopra di tutta la “fauna” esistente. E’ fuori luogo, oggi, prendere ancora sul serio il darwinismo, considerando che, per confutarlo, sono sufficienti le conoscenze acquisite in merito alle informazioni. E’ semplicemente impossibile che l’informazione posta alla base dell’evoluzione della scimmia permetta il verificarsi di una mutazione tale da dar luogo, alla fine, all’apparizione di un Leonardo, di un Dante. L’uomo ha una particolare informazione sua propria, e le eventuali somiglianze sono del tutto casuali. Il cervello di una scimmia non offre all’anima umana nessuna possibilità di ancorarvisi, e se anche la scimmia imita l’uomo sei suoi movimenti, ciò non prova una parentela; anche i pappagalli imparano a “parlare”, imitano, cioè, il modo di parlare degli uomini. Naturalmente, l’umanità è passata per vari stadi animali, ma queste erano solo le basi per l’uomo futuro, la cui comparsa sulla Terra e sugli altri pianeti era stata decisa da tempo. L’evoluzione dell’uomo ha seguito con la massima precisione un’informazione posta alla sua base. La teoria della discendenza di Darwin non è che una comoda scusa per il comportamento dell’uomo. Darwin, quando si recò nelle isole Galapagos, potè constatare i cambiamenti avvenuti nel mondo animale. Qui, però, non si trattava della trasformazione di una specie in un’altra. Infatti la specie scimmia può dare luogo a molte “famiglie”, ma si tratterà sempre di scimmie, e mai di nuove specie.

Se l’uomo, passato per vari stadi intermedi, derivasse veramente dalla scimmia, dovrebbero sussistere le possibilità di accoppiamento tra le due specie, e una successiva espansione della discendenza. Ma appunto questa impossibilità costituisce la migliore dimostrazione dell’individualità della specie.”

(Francis Bacon, il grande filosofo, desse: “La pura conoscenza non tiene forse lo spirito dell’uomo lontano dai turbamenti? Mantenersi al di sopra delle intricate vicende umane, onde ottenere una più esatta valutazione dell’ordine della natura e degli errori degli uomini: quale maggiore felicità per lo spirito umano?” Ashtar Sheran ha più volte dimostrato la sua superiorità nel campo della scienza: possiamo avere fiducia in lui.)

“Il darwinismo non è che una opinione, che però si è profondamente radicata nell’ambiente scientifico. L’elevata posizione dell’uomo nella fauna universale subisce ad opera del darwinismo una notevole discriminazione, e le conseguenze si manifestano nel comportamento, e nella negatività dell’umanità. Noi ci vogliamo distanziare da una tale primitività. Troppa importanza è stata concessa alla filosofia, anche se essa è una falsa scienza, che ha inventato di sana pianta teorie e teorie senza poterne dimostrare alcuna. E’ un pianeta, questo, dove si crede che i filosofi siano uomini particolari, cui è stato consentito l’accesso alle massime verità. Se tra questi accogliete anche un Voltaire, si può dedurre facilmente di che stoffa siano fatti tali filosofi. Ricordiamo che Voltaire ebbe a dire: “Comincio ad annettere più importanza alla Vita e alla Felicità, che alla Verità.” Ma poiché la filosofia viene insegnata e tenuta in gran conto nelle università, si indottrina la gioventù, così inesperta e avida di sapere, con tutte queste assurdità che la rovinano per il resto della vita.”

(La cultura che Ashtar Sheran dimostra suscita la nostra meraviglia, perché prova che egli conosce ne la nostra scienza e il nostro sapere.) “Potrei citare anche altri filosofi, degni di tutt’altro che gloria, e tuttavia onorati e rispettati, a disdoro di questa umanità. Ma sarebbe inutile. Il vostro filosofo Santayana ha detto: “La religione è esperienza umana interpretata dalla fantasia umana.” Tuttavia egli ha ragione, quando dice che “la fantasia è servita a dare una errata interpretazione della Bibbia”. Proprio i filosofi dovrebbero usare maggiore cautela nell’uso delle parole. La religione infatti si basa non soltanto sull’esperienza umana ma anche sull’ispirazione trascendentale e su fenomeni metafisici, quali, per l’appunto, i nostri. Giorgio Santayana, d’altro canto, completa le sue esposizioni affermando che “porre la speranza nel soprannaturale rappresenta un disperato tentativo d parte degli uomini, il cui destino ha toccato il fondo”. Da queste righe traspare effettivamente una grande ignoranza in campo spirituale. Scienziati, dottori e filosofi non sono i soli a sopportare e a divulgare queste assurdità, poiché, infatti, anche gli uomini politici di primo piano sono sensibili a tali espressioni. Il pensiero materialistico che ne è risultato ha conquistato tutta l’umanità di questa Terra, la quale quindi non dispone più di una misura sicura per i concetti – pur così importanti – di felicità e speranza. Gli uomini sono talmente imbevuti di materialismo da non nutrire più alcun interesse per alcunché di spirituale: il loro unico desiderio è quello di strappare alla vita il massimo possibile, più ancora di quanto ad essi spetterebbe in base alla loro evoluzione. Le conseguenze sono rese evidenti dal comportamento dei popoli sottosviluppati. Da questo atteggiamento nei confronti della vita nasce ineluttabilmente quell’odio che ignora totalmente il concetto di amore per il prossimo. I “barbari del nord” si accorgeranno presto di che cosa si sono resi responsabili. Una vera filosofia, quale noi l’abbiamo sviluppata sulla nostra stella, si occupa principalmente della scienza morale spirituale, la quale rappresenta ai nostri occhi l’unica fonte di conoscenza degna di fede. La nostra filosofia non si occupa di differenze di razza o di classe ma del rapporto dell’umanità rispetto all’universo, si occupa cioè dei grandi misteri dell’Universo: Dio, la Natura, l’Uomo. Su questa Terra vivono migliaia di uomini che, pur essendo dei medium, non sono consci di questa loro facoltà, o la impiegano in senso negativo, lasciandosi strumentalizzare dalle influenze demoniache.

Essi sono dunque degli “strumenti umani”, e quando raggiungono posti dirigenziali, possono diventare un vero pericolo per il resto dell’umanità. Ma tutto ciò passa inosservato, proprio a causa della grande inesperienza che si ha in questo campo. Gli scienziati al servizio dello Stato credono che il loro compito consista nel dubitare di quanto non conoscono o non comprendono. Si comportano come astuti legulei che accettano qualsiasi spiegazione, anche la più illogica, pur di non essere costretti ad ammettere l’esistenza di una vita cosciente e intelligente oltre la tomba. Questi scienziati, che davvero non so se possano essere definiti tali, sono capaci di formulare spiegazioni come questa, da me ultimamente ascoltata: “Si tratta di un montante, ovvero tubo ascendente dell’inconscio. L’uomo compie cose di cui non conosce il motivo, ma quel che fa è straordinariamente intelligente. Egli possiede inoltre energie che liberandosi mettono in movimento la materia.” La generalità degli esseri umani è talmente stupida, che mette tutto in ridicolo, o preferisce semplicemente ignorare quanto non serve a guadagnare danaro. E’ naturale che l’uomo si debba concentrare sui compiti che deve assolvere in Terra, ma purtroppo nessuno sa con precisione quali siano questi suoi compiti. L’uomo deve innanzitutto imparare a vivere in pace, amore e armonia con i suoi simili, anche con quelli di diversa razza, origine e mentalità. La BATTAGLIA DI ARMAGEDDON è vicina, e comincia a far sentire i suoi effetti in ogni dove; vi sono connesse tutte le manifestazioni di caos organizzato che si osservano in tutto il mondo. Gli uomini non sanno spiegarsi il motivo di tanti disordini e di tanta violenza. Tumulti e dimostrazioni sono all’ordine del giorno, singoli gruppi e interi popoli non tollerano più le istituzioni, e vorrebbero cambiare tutto, ma non sanno come. Eppure, non c’è altra soluzione che rivolgersi verso la Verità, cioè Dio. Ma è proprio di questo tipo di soluzione che non si vuol sentire parlare, persuasi come si è che non esiste alcun Dio e che le Chiese sono superflue. E ciò appare ancor più chiaramente quando constatiamo come nei problemi più gravi e importanti i grandi Padri della Chiesa falliscono, mettendo a nudo tutta la loro boriosa ignoranza. Chi avrà avuto l’idea del “Giudizio Universale”? Si tratta di un’interpretazione della Bibbia del tutto errata. Non esiste alcun Giorno del Giudizio. E’ un’assurdità, perché l’esistenza dell’individuo non conosce limiti di tempo. Ognuno di voi, e ogni essere di un altro pianeta, ha superato gradualmente percorsi immaginabilmente lunghi di evoluzione. Se vi interessate di queste realtà, vi sarà più facile comprendere l’esistenza di Dio e della Sua Gerarchia. Sulla vostra stella, purtroppo, si è dell’opinione che l’anima umana sia una funzione del cervello. L’anima, quindi, si svilupperebbe insieme alla mente e al pensiero. Come non meravigliarsi allora dell’arretratezza che si nota nel comportamento di questa umanità? Negli ultimi 50 anni il progresso tecnico ha compiuto sulla Terra un balzo in avanti, che ha incrementato la vostra superbia. Ne è risultata un’alterazione del rapporto tra spirito e materia. Così i successi materiali racchiudono in se stessi i pericoli dell’annientamento di un’umanità divenuta boriosa e così decadente. A nessuno verrebbe in mente di occuparsi di questi piani di distruzione, se avesse conoscenza delle diverse dimensioni di vita che lo attendono ancora La vostra corsa agli armamenti e le vostre continue guerre sono possibili soltanto perché ignorate tutto sull’esistenza individuale, sull’evoluzione del genere umano. Ci sta molto al cuore che, dopo morti, non cadiate come voi dite “dalla padella nella brace”, ma questo, data la situazione, sembra ineluttabile. La legge della riparazione ha valore eterno e pertanto è perfettamente inutile sperare nella grazia di Dio. Un atto di grazia sarebbe l’espressione di un grande errore, che può portare all’uso sbagliato del bene ricevuto. Ma Dio, che è l’intelligenza stessa, è infallibile nelle sue decisioni. Egli non concederà mai la sua fiducia a chi ha sempre fallito. Tutti sono tenuti a pagare il conto, e questo verrà presentato, anche dopo secoli.”

(Anche Cristo disse: “Nessuno può sfuggire finché non abbia pagato fino all’ultimo centesim.”)

“Coloro che ancora tendono a credere a quel che viene insegnato dal loro Credo, speculano sulla grazia di Dio e si giustificano dicendo: “In fondo, non sono che un uomo.” (L’ostinazione con cui l’uomo è attaccato ai propri vizi, rifiutandosi di seguire i dettami della ragione, si manifesta maggiormente nell’etilismo e nel tabagismo, dei quali tutti conoscono le gravi conseguenze, senza che nessuno vi rinunci. Ed è proprio questa debolezza di carattere che mette quanto mai in evidenza l’arretratezza mentale dell’umanità.) Voi procedete con troppa leggerezza nell’enunciare teorie, dogmi, supposizioni. Le vostre definizioni si basano, per molti versi, su errori, fonti a loro volta di altri malintesi. Noi, francamente, non riusciamo a comprendere la vostra cieca fede in queste assurdità. Voi sapete tropo poco della vita dell’uomo e per questo la morte vi appare come un mistero orrende. Così, coloro che detengono il potere abusano scandalosamente di questa paura della morte. Questa minaccia però perde la sua efficacia, se la Verità, alzando il velo che avvolge il mistero, rivela la realtà. La morte non è affatto orrenda, ma la vita che segue la morte può presentarsi in forme molto diverse e può essere bella, ma anche indicibilmente dolorosa. Queste prospettive voi, nella vostra inaudita leggerezza, le considerate semplici favole. Data la giustificata diffidenza verso la Chiesa, tali profezie non vengono prese sul serio, mentre la Scienza si limita a tacere o ad atteggiare un sorriso compassionevole e ironico. Io ho sempre fatto rilevare che il Teismo è una scienza che dovrebbe fare parte delle discipline universitarie, beninteso nella sua vera forma.”

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